Esperienza N°2
Cognome e Nome: Balugani Lorenzo Classe:
Gruppo 2, composto da Stefano Pigozzi, Mariano Muscatello, Maxim Lobowsky
Attività svolta il 3/10/14 e consegnata il /10/14
Titolo: Moto parabolico
Note del docente sulla relazione: ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
Scopo
dell’esperienza: trovare la relazione tra spazio verticale e la distanza
sul pannello
Materiale utilizzato:
-Scivolo;
-Biglia;
-Pannello;
-Carta carbone;
-Righello (+-
Schema di montaggio
apparecchiatura utilizzata:
Breve richiamo
teorico sull’esperienza studiata:
Traiettoria: insieme dei punti effettivamente toccati dal corpo che si muove.
Posizione: distanza dall’origine (O) nell’istante t
Velocità: La sua unità di misura è il m/s.
-Velocità media: NON è generalmente una velocità reale, bensì un’ipotetica velocità costante che un corpo dovrebbe mantenere per tutto l’intervallo di tempo ∆t per percorrere nello stesso tempo lo stesso spazio a velocità variabile;
-Velocità istantanea: una velocità con ∆t piccolissimo (tende a 0)
Moto rettilineo uniforme (MRU): Particolare tipo di moto rettilineo dove la velocità media e quella istantanea corrispondono e sono costanti: V istantanea = V media = costante.
Accelerazione: Per accelerazione ci si riferisce ad una variazione di velocità (sia positiva che negativa) che avviene in un certo intervallo di tempo: (V finale-V iniziale)/(t finale – t iniziale) = Accelerazione. La sua unità di misura è il m/s2.
-Accelerazione media: Accelerazione ideale e ipotetica costante che un corpo dovrebbe mantenere per far variare la sua velocità nello stesso modo e nello stesso tempo.
Moto uniformemente accelerato (MUA): Tipo di moto dove le variazioni di velocità sono proporzionali al tempo e dove l’accelerazione media combacia con l’accelerazione istantanea e le due accelerazioni sono costanti.
Velocità media nell’MUA: Tutte le volte che una grandezza lineare cambia la velocità media è la media del valore iniziale e di quello finale.
Moto parabolico: il moto parabolico è il moto di un corpo lanciato orizzontalmente su cui agiscono simultaneamente due moti indipendenti:
- un moto orizzontale uniforme dove la velocità rimane costante;
- un moto verticale uniformemente accelerato su cui agisce un'accelerazione negativa g.
La relazione tra i due moti è direttamente proporzionale
Dati raccolti:
Tabella1
X ±
|
e |
X ±
|
e |
X2 cm2 |
e |
Y/X2 cm-1 |
e |
± cm |
6,8 |
0,015 |
2,9 |
0,069 |
46,2 |
0,029 |
0,063 |
0,098 |
0,006 |
9,3 |
0,011 |
4,5 |
0,044 |
86,5 |
0,022 |
0,052 |
0,066 |
0,003 |
11,9 |
0,008 |
8,0 |
0,025 |
141,6 |
0,017 |
0,056 |
0,042 |
0,002 |
14,7 |
0,007 |
11,8 |
0,017 |
216,1 |
0,014 |
0,055 |
0,031 |
0,002 |
I Grafici sono
allegati alla relazione
Elaborazione dati
Tabella
e r(X1): 0,1/6,8= 0,015
e r(X2): 0,1/9,3= 0,011
e r(X3): 0,1/11,9= 0,008
e r(X4): 0,1/14,7= 0,007
e r(Y1): 0,2/2,9= 0,069
e r(Y2): 0,2/4,5= 0,044
e r(Y3): 0,2/8= 0,025
e r(Y4): 0,2/11,8= 0,017
e r(X21): 0,015*2= 0,029
e r(X22): 0,011*2= 0,022
e r(X23): 0,008*2= 0,017
e r(X24): 0,007*2= 0,014
X21: 6,8*6,8= 46,2 cm2
X22: 9,3*9,3= 86,5 cm2
X23: 11,9*11,9= 141,6 cm2
X24: 14,7*14,7= 216,1 cm2
2,9/46,2=
4.5/86.5=
8/141,6=
11.8/216.1=
e r(Y/ X2 1): 0,069+0,029= 0,13
e r(Y/ X2 2): 0,044+0,022= 0,066
e r(Y/ X2 3): 0,025+0,017= 0,042
e r(Y/ X2 4): 0,017+0,014= 0,031
E.A(Y/ X2 1): 0,063*0,098 = 0,006
E.A(Y/ X2
2): 0,052*0,066 = 0,003
E.A(Y/ X2
3): 0,056*0,042 = 0,002
E.A(Y/ X2
4): 0,055*0,031 = 0,002
Descrizione del procedimento sperimentale
In laboratorio, dopo la spiegazione, è stato collocato uno
scivolo su uno dei banchi. Davanti allo scivolo, sopra segni sul pavimento, è
stato piazzato un pannello coperto di carta carbone. La biglia, una volta
posata sullo scivolo, è caduta sul pannello. L'operazione è stata ripetuta in
totale 4 volte. Una volta a casa, abbiamo provveduto a creare una tabella, dei
grafici e a calcolare
Conclusioni
Dopo aver creato i grafici, la tabella e effettuato i calcoli possiamo dire che la traiettoria della biglia che cade descrive una parabola.
Infatti è rispettata la proporzionalità diretta tra X2 e Y (come visibile dal grafico 2 che mette a confronto proprio queste due grandezze), quindi è corretto dire che Y=K*X2.
La velocità orizzontale è inoltre costante. K è stato calcolato usando due punti sulla retta.
Problemi incontrati – Proposte di modifiche
Documenti allegati:
Grafico1, Grafico2