Un ordinamento giuridico è un insieme strutturato di regole che regolano i rapporti interpersonali e interistituzionali.
Una norma giuridica è una singola regola che disciplina la vita della società.
È composta da:
Il temperamento giuridico è un principio secondo il quale due interessi in conflitto vanno mediati.
È positivo un diritto che garantisce la possibilità di un individuo di intraprendere una azione.
È negativo un diritto che proibisce ad un'entità di interferire con la libertà di un individuo.
Un dato è una nozione grezza non elaborata.
Oggi il sito della mia impresa ha avuto 289 visite.
È personale un dato che identifica un individuo, anche indirettamente.
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È sensibile un dato che, oltre a identificare un individuo, ne rivela elementi della sua identità fisica, fisiologica, genetica, psichica, economica, culturale o sociale.
Oggi 123.45.67.89 ha richiesto una visita specialistica in ospedale.
Dato elaborato e analizzato da cui derivano nozioni aggiuntive.
Un'ordinanza è uno strumento giudiziario che il giudice può emanare durante un processo per ragioni di necessità allo svolgimento di esso.
Obbliga temporaneamente una o più parti di un processo a compiere o interrompere determinate azioni.
Deve sempre essere motivata e può essere dibattuta perchè venga modificata o annullata.
Una sentenza è uno strumento giudiziario con cui il giudice conclude un caso.
Obbliga permanentemente una o più parti di un processo a compiere o interrompere determinate azioni.
Sei obbligato a... fare una vacanzina al fresco.
Internet è un campo piuttosto particolare a livello giuridico per via di alcuni aspetti sociologici che presenta.
Essendo formato non solo da componenti puramente tecnici come protocolli e tecnologie, ma anche dalle persone che lo utilizzano, esso definisce una rete di rapporti giuridici.
Internet è pervasivo, ovvero presente in tutti gli aspetti della vita.
È facile quindi che avvenimenti relativi ad esso abbiano risvolti profondi su tutte le persone.
Internet è globalizzato, ovvero connette tutto il mondo, e utilizzandolo si oltrepassano spesso i confini nazionali.
Non è quindi possibile regolamentarlo introducendo norme in un solo ordinamento, ma sono necessari accordi internazionali.
L'utilizzo di Internet viene tutelato dalla Costituzione Italiana come mezzo di espressione della libertà individuale.
L'Articolo 2 e l'Articolo 13 includono quindi l'utilizzo dell'informatica all'interno della libertà personale.
Diritto di accedere a Internet in condizioni di parità con tutti gli altri cittadini.
Implica due cose:
Diritto che il proprio traffico Internet non venga discriminato.
Diritto di acquisire le conoscenze necessarie a navigare in rete.
Garanzia che i nostri sistemi informatici siano inviolabili, proprio come il nostro domicilio.
Diritto che informazioni errate e irrilevanti vengano eliminate da indici e motori di ricerca.
È controbilanciato dalla rilevanza pubblica delle informazioni in questione: se esse sono di pubblico interesse, allora devono essere accessibili.
Diritto all'esistenza di un sistema di regole internazionali che tutelino la libertà di ogni individuo in rete, a prescindere dalla sua provenienza o potere economico.
Dovere dei gestori di piattaforme online di comportarsi con lealtà e correttezza nei confronti dei loro utenti.
Garanzia dell'integrità delle infrastrutture di rete e di tutela contro possibili attacchi verso di esse.
Eccezione al diritto di cronaca che garantisce la dignità e l'identità della singola persona garantendone la segretezza e riservatezza dei dati personali.
Il diritto alla segretezza è il diritto a non fare conoscere ad altri ciò che ci riguarda.
Il diritto alla riservatezza è il diritto di non vedere divulgate a terzi informazioni private che abbiamo comunicato ad un individuo.
Il diritto all'autodeterminazione informatica è il diritto di poter revisionare il trattamento dei propri
In competizione con i
In particolare, contrapposto al diritto alla privacy, si ha il diritto di cronaca per fatti di particolare rilevanza pubblica.
In uno stato democratico, deve essere possibile per lo Stato scavalcare la libertà dei cittadini solo dove previsto dalla legge, e non arbitrariamente, perchè altrimenti diverrebbe possibile intimidirli a non esercitare i propri diritti, risultando in quello che viene detto chilling effect.
Se la privacy viene garantita in ogni momento, non si ha più democrazia: non è più possibile per lo Stato tutelare i nostri diritti, perchè non riesce più a imporsi in caso di violazione.
Se la privacy viene completamente eliminata, non si ha più democrazia: non abbiamo più spazio per esercitare i nostri diritti, perchè ogni nostra azione diventa soggetta a giudizio.
Le norme giuridiche possono provenire da fonti diverse, in quanto non facciamo parte di un unico
È necessario che ad esse venga
La Costituzione Italiana è la fonte con più priorità nell'ordinamento giuridico italiano, l'unica fonte costituzionale.
In particolare, riguardano i diritti di libertà i seguenti articoli:
I regolamenti dell'Unione Europea sono applicati automaticamente in tutti i paesi membri sovrascrivendo le leggi ordinarie nazionali, e sono detti fonti primarie rinforzate.
Le leggi ordinarie (del parlamento), i decreti legislativi (delegati dal parlamento al governo), e i decreti legge (del governo per ragioni di urgenza) sono dette fonti primarie.
Di particolare importanza sono:
I regolamenti (emanati da autorità amministrative) costituiscono le fonti secondarie.
In tema di privacy, è particolarmente rilevante:
Quando non c'è nessuna fonte che regola un determinato argomento, ci si appella alle condotte ripetute nel tempo in quel dato ambito, formando fonti consuetudinarie.
In tema di privacy, un esempio di esse sono:
Internet è considerata una proiezione spaziale delle libertà della persona.
Per questo, il suo utilizzo è considerato come tutelato dalla costituzione.
Il garante è un'ente con lo scopo di servire i cittadini risolve i problemi legali dell'informatica, facilitarne lo sviluppo legale e di sviluppare l'economia digitale.
in particolare l'articolo 8
Strumento giuridico attraverso il quale si inizia a dare forma ai diritti alla privacy dei cittadini degli stati aderenti.
qualcosa
Viene usata per regolare le protezioni che devono avere i dati quando trasferiti verso paesi terzi esterni all'Unione Europea.
Espansione della Convenzione 108 con il fine di facilitare il trasferimento di dati al di fuori dei confini delle nazioni aderenti.
Aggiunge alcuni principi:
Espansione della Convenzione 108.
Introduce ed amplia le definizioni contenuta in essa:
Inoltre, rende obbligatoriamente espliciti e trasparenti i trattamenti dei dati, e specifica alcune categorie speciali di dati che necessitano di trattamenti particolari.
Infine, concede alcuni diritti all'interessato: