> 2. Modificare il dataset recuperando anche recensioni a 2, 3 e 4 stelle ed effettuare una classificazione a più classi (es. 5 classi di sentiment corrispondenti al numero di stelle delle recensioni).
> * E’ necessario effettuare tutti i test su un numero significativo di run (es., almeno 50), scegliendo ogni volta in maniera casuale la composizione di test-set e training-set a partire dall’insieme di post estratti (è possibile utilizzare le feature automatiche di cross validation viste per scikit-learn)
> * E’ possibile (e gradito) estendere in ampiezza la propria analisi:
> * utilizzare e confrontare una o più delle librerie di ML viste a lezione (NLTK/scikitlearn/XGBoost/Tensorflow) (NOTA: per le tracce 2 e 3 è necessario sperimentare anche almeno una libreria diversa da NLTK)
> * utilizzare e confrontare diversi classificatori tra quelli offerti (es. quelli citati a lezione in scikit-learn) e una o più delle tecniche citate/viste a lezione (es. codifica del testo tramite TF-IDF, word embeddings per tensorflow, hyper-parameter tuning per scikit-learn, tecniche specifiche per sent. analysis, …)
> * utilizzare librerie per l’elaborazione del testo alternative (es. SpaCy https://spacy.io/ ) per estrarre feature aggiuntive, valutandone l’effetto sul modello
> * in generale: studiare, riassumere brevemente e applicare eventuali altre tecniche o strumenti ritenuti utili all’obiettivo (cioè, migliorare l’efficacia del modello proposto).
>
> Consegna: PDF commentato con discussione e codice Python (includere dati e codice anche in un file .txt per facilitarne il testing)
In questo progetto si è realizzato una struttura che permettesse di mettere a confronto diversi modi per effettuare sentiment analysis, e poi si sono realizzati su di essa alcuni modelli di sentiment analysis con caratteristiche diverse per confrontarli.
> In questo documento sono riportate parti del codice: in esse, è stato rimosso il codice superfluo come comandi di logging, docstring e commenti, in modo da accorciare la relazione e per mantenere l'attenzione sull'argomento della rispettiva sezione.
>
> Nel titolo di ciascuna sezione è evidenziato il file da cui gli spezzoni di codice provengono: se si necessitano sapere più dettagli sul funzionamento di esso, si consiglia di andare a vedere i file sorgente allegati, che contengono la documentazione necessaria.
Al fine di effettuare i confronti richiesti dalla consegna dell'attività, si è deciso di realizzare un package Python che permettesse di confrontare vari modelli di Sentiment Analysis tra loro, con tokenizer, training set e evaluation set (spesso detto *test set*) diversi tra loro.
Il primo modulo, `unimore_bda_6.config`, definisce le variabili configurabili del package usando la libreria [`cfig`], e, se eseguito, mostra all'utente un'interfaccia command-line che le descrive e ne mostra i valori attuali.
In seguito, viene definita una funzione per ogni variabile configurabile, che elabora il valore ottenuto dalle variabili di ambiente del contesto in cui il programma è eseguito, convertendolo in un formato più facilmente utilizzabile dal programma.
(Nel gergo del machine learning / deep learning, queste variabili sono dette iperparametri, perchè configurano il modello, e non vengono alterate nell'addestramento del modello stesso.)
Infine, si aggiunge una chiamata al metodo `cli()` della configurazione, eseguita solo se il modulo viene eseguito direttamente, che mostra all'utente l'interfaccia precedentemente menzionata:
Il modulo `unimore_bda_6.database` si occupa della connessione al database [MongoDB], del recupero della collezione contenente il dataset di partenza, del recupero dei documenti nella corretta distribuzione, della conversione di essi in un formato più facilmente leggibile da Python, e della creazione di cache su disco per permettere alle librerie che lo supportano di non caricare l'intero dataset in memoria durante l'addestramento di un modello.
Il modulo `unimore_bda_6.database.datatypes` contiene contenitori ottimizzati (attraverso l'attributo magico [`__slots__`]) per i dati recuperati dal database, che possono essere riassunti con le seguenti classi circa equivalenti:
Essendo il dataset completo composto da 23 milioni, 831 mila e 908 documenti (`23_831_908`), effettuare campionamenti su di esso in fase di sviluppo risulta eccessivamente lento e dispendioso, pertanto ad ogni query il dataset viene rimpicciolito ad un *working set* attraverso l'uso del seguente aggregation pipeline stage, dove `WORKING_SET_SIZE` è sostituito dal suo corrispondente valore nella configurazione (di default `1_000_000`):
L'aggregazione eseguita non è altro che l'unione dei risultati delle seguenti due aggregazioni, i cui risultati vengono poi mescolati attraverso l'ordinamento su un campo contenente il risultato dell'operatore [`$rand`]:
Si è realizzata una classe astratta che rappresentasse un tokenizer qualunque, in modo da avere la stessa interfaccia a livello di codice indipendentemente dal package di tokenizzazione utilizzato:
Si sono poi realizzate due classi triviali che ne implementano i metodi astratti, `PlainTokenizer` e `LowercaseTokenizer`, che separano il testo in tokens attraverso la funzione builtin [`str.split`] di Python, rispettivamente mantenendo e rimuovendo la capitalizzazione del testo.
Perform a model evaluation by calling repeatedly `.use` on every text of the test dataset and by comparing its resulting category with the expected category.
Esso tiene traccia della matrice di confusione per un'iterazione di valutazione, e da essa è in grado di ricavare i valori di richiamo e precisione per ciascuna categoria supportata dal modello; inoltre, calcola l'errore medio assoluto e quadrato tra previsioni e valori effettivi:
Si è poi realizzata un'implementazione triviale della classe astratta, `ThreeCheat`, che identifica tutte le recensioni come aventi una valutazione di di 3.0*, in modo da verificare facilmente la correttezza della precedente classe:
Il livello di logging viene regolato attraverso la costante magica [`__debug__`] di Python, il cui valore cambia in base alla presenza dell'opzione di ottimizzazione [`-O`] dell'interprete Python; senza quest'ultima, i log stampati su console saranno molto più dettagliati.
Infine, si è preparato un tester che effettuasse ripetute valutazioni di efficacia per ogni combinazione di funzione di campionamento, tokenizzatore, e modello di Sentiment Analysis, con una struttura simile alla seguente:
Le valutazioni di efficacia vengono effettuate fino al raggiungimento di `TARGET_RUNS` addestramenti e valutazioni riuscite, o fino al raggiungimento di `MAXIMUM_RUNS` valutazioni totali (come descritto più avanti, l'addestramento di alcuni modelli potrebbe fallire e dover essere ripetuto).
Il tester inoltre genera il file `./data/logs/results.tsv`, a cui viene aggiunta una riga per ciascuna valutazione effettuata che ne contiene un riepilogo dei risultati:
- la funzione di campionamento e costruzione dataset utilizzata
- il sentiment analyzer utilizzato
- il tokenizer utilizzato
- il numero di run richieste per raggiungere quei risultati
- lo scarto assoluto medio
- lo scarto quadratico medio
- il numero di valutazioni corrette effettuate
- i valori di recall per le recensioni di 1*, 2*, 3*, 4*, e 5*
- i valori di precision per le recensioni di 1*, 2*, 3*, 4*, e 5*
Si è creata una nuova sottoclasse di `BaseTokenizer`, `NLTKWordTokenizer`, che usa la tokenizzazione inclusa con NLTK.
Per separare le parole in token, essa chiama [`nltk.word_tokenize`], funzione built-in che sfrutta i tokenizer [Punkt] e [Treebank] per dividere rispettivamente in frasi e parole la stringa passata come input.
La lista di tokens viene poi passata a [`nltk.sentiment.util.mark_negation`], che aggiunge il suffisso `_NEG` a tutti i token che si trovano tra una negazione e un segno di punteggiatura, in modo che la loro semantica venga preservata anche all'interno di un contesto *bag of words*, in cui le posizioni dei token vengono ignorate.
(È considerato negazione qualsiasi token che finisce con `n't`, oppure uno dei seguenti token: `never`, `no`, `nothing`, `nowhere`, `noone`, `none`, `not`, `havent`, `hasnt`, `hadnt`, `cant`, `couldnt`, `shouldnt`, `wont`, `wouldnt`, `dont`, `doesnt`, `didnt`, `isnt`, `arent`, `aint`.)
### Costruzione del modello - `.analysis.nltk_sentiment`
Si è creata anche una sottoclasse di `BaseSentimentAnalyzer`, `NLTKSentimentAnalyzer`, che utilizza per la classificazione un modello di tipo [`nltk.sentiment.SentimentAnalyzer`].
```python
class NLTKSentimentAnalyzer(BaseSentimentAnalyzer):
5. Identifica la presenza delle caratteristiche in ciascun elemento del training set
6. Addestra un classificatore Bayesiano semplice ("naive Bayes") perchè determini la probabilità che data una certa feature, una recensione abbia un certo numero di stelle
Per realizzare il punto 1 della consegna, si sono creati due nuovi tokenizer, `PottsTokenizer` e `PottsTokenizerWithNegation`, che implementano il [tokenizer di Christopher Potts] rispettivamente senza marcare e marcando le negazioni sui token attraverso [`ntlk.sentiment.util.mark_negation`].
Essendo il tokenizer originale scritto per Python 2, e non immediatamente compatibile con `BaseTokenizer`, si è scelto di studiare il codice originale e ricrearlo in un formato più adatto a questo progetto.
Dopo aver tokenizzato, il tokenizer processa il risultato convertendo il testo a lowercase, facendo attenzione però a non cambiare la capitalizzazione delle emoticon per non cambiare il loro significato (`:D` è diverso da `:d`).
## Implementazione di modelli con Tensorflow+Keras - `.analysis.tf_text`
Visti i problemi riscontrati con NLTK, si è deciso di realizzare nuovi modelli utilizzando stavolta [Tensorflow], il package per il deep learning sviluppato da Google, unito a [Keras], API di Tensorflow che permette la definizione di modelli di deep learning attraverso un linguaggio ad alto livello.
Tensorflow prende il nome dai *tensori*, le strutture matematiche su cui si basa, che consistono in una maggiore astrazione delle matrici o degli array, e che vengono implementate dalla libreria stessa nella classe [`tensorflow.Tensor`].
### Aggiunta di un validation set
La documentazione di Tensorflow suggerisce, in fase di addestramento di modello, di includere un *validation set*, un piccolo dataset su cui misurare le metriche del modello ad ogni epoca di addestramento, in modo da poter verificare in tempo reale che non si stia verificando underfitting o overfitting.
Si è quindi deciso di includerlo come parametro di `BaseSentimentAnalyzer.train`:
Per essere efficienti, i modelli di Tensorflow richiedono che i dati vengano inseriti in un formato molto specifico: un'istanza della classe [`tensorflow.data.Dataset`].
I dataset, per essere creati, richiedono però che gli venga dato in input un *generatore* (funzione che crea un iteratore quando chiamata), e non un *iteratore* (oggetto con un puntatore al successivo) come quello restituito dalle query di MongoDB, in quanto Tensorflow necessita di ricominciare l'iterazione da capo dopo ogni epoca di addestramento.
Un modo semplice per ovviare al problema sarebbe stato raccogliere in una [`list`] l'iteratore creato da MongoDB, ma ciò caricherebbe l'intero dataset contemporaneamente in memoria, ricreando il problema riscontrato con NLTK.
Si è allora adottata una soluzione alternativa: creare una cache su disco composta un file per ciascun documento recuperato da MongoDB, in modo che quando Tensorflow necessita di ritornare al primo documento, possa farlo ritornando semplicemente al primo file.
Si è poi creata una classe `Caches` che si occupa di creare, gestire, ed eliminare le cache dei tre dataset nelle cartelle `./data/training`, `./data/validation` e `./data/evaluation`:
```python
@dataclasses.dataclass
class Caches:
"""
Container for the three generators that can create datasets.
### Creazione del modello base - `.analysis.tf_text.Tensorflow
Si è determinata una struttura comune che potesse essere usata per tutti i tipi di Sentiment Analyzer realizzati con Tensorflow:
```python
class TensorflowSentimentAnalyzer(BaseSentimentAnalyzer, metaclass=abc.ABCMeta):
...
```
#### Formato del modello
Essa richiede che le sottoclassi usino un modello `tensorflow.keras.Sequential`, ovvero con un solo layer di neuroni in input e un solo layer di neuroni in output:
"Create the `tensorflow.keras.Sequential` model that should be executed by this sentiment analyzer."
raise NotImplementedError()
...
```
#### Conversione da-a tensori
Dato che i modelli di Tensorflow richiedono che ciascun dato fornito in input o emesso in output sia un'istanza di `tensorflow.Tensor`, le sottoclassi devono anche definire metodi per convertire le stelle delle recensioni in un equivalente `tensorflow.Tensor` e viceversa:
I modelli di deep learning di Tensorflow non sono in grado di processare stringhe direttamente; esse devono essere prima convertite in formato numerico.
All'inizializzazione, la struttura base crea un layer di tipo [`tensorflow.keras.layers.StringLookup`], che prende in input una lista di token e la converte in una lista di numeri interi, assegnando a ciascun token un numero diverso:
Ciò comporta che, prima dell'addestramento del modello, il layer deve essere adattato, ovvero deve essere costruito un vocabolario che associa ogni possibile termine ad un numero; qualsiasi token al di fuori da questo vocabolario verrà convertito in `0`.
if len(self.history.epoch) <TENSORFLOW_EPOCHS.__wrapped__:
self.failed = True
raise TrainingFailedError()
else:
self.trained = True
...
```
##### Esplosione del gradiente
Il metodo `train` si occupa anche di gestire una situazione particolare: quella in cui l'errore del modello sul training set diventi `NaN` per via del fenomeno di [esplosione del gradiente].
Grazie al callback `tensorflow.keras.callbacks.TerminateOnNaN`, nel momento in cui viene riconosciuto che l'errore è diventato `NaN`, l'addestramento viene interrotto, e viene sollevato un `TrainingFailedError`.
Si è quindi aggiornato il main per gestire l'eccezione e ricominciare l'addestramento da capo qualora essa si verificasse:
```python
# Pseudo-codice non corrispondente al main finale
if __name__ == "__main__":
for sample_func in [sample_reviews_polar, sample_reviews_varied]:
for SentimentAnalyzer in [ThreeCheat, NLTKSentimentAnalyzer, ...]:
for Tokenizer in [PlainTokenizer, LowercaseTokenizer, PottsTokenizer, PottsTokenizerWithNegation, ...]:
runs = 0
successful_runs = 0
while True:
if runs >= MAXIMUM_RUNS or successful_runs >= TARGET_RUNS:
Uno dei due tipi di modello di deep learning realizzati è un modello di regressione, ovvero un modello che dà in output un singolo valore a virgola mobile `0 < y < 1` rappresentante la confidenza che la recensione data sia positiva, il cui complementare `z = 1 - y` rappresenta la confidenza che la recensione data sia negativa:
```python
class TensorflowPolarSentimentAnalyzer(TensorflowSentimentAnalyzer):
Infine, si costruiscono i layer del modello di deep learning:
1. il primo layer, [`tensorflow.keras.layers.Embedding`], impara a convertire i tensori di interi di dimensione variabile che riceve in input in tensori di numeri a virgola mobile di dimensione fissa in cui ciascun valore rappresenta un significato delle parole;
2. il secondo (e quarto e sesto) layer, [`tensorflow.keras.layers.Dropout`], imposta casualmente a `0.0` il 25% dei valori contenuti nei tensori che riceve in input, rendendo "più indipendenti" le correlazioni apprese dallo strato precedente di neuroni e così evitando l'overfitting;
3. il terzo layer, [`tensorflow.keras.layers.GlobalAveragePooling1D`], calcola l'influenza media di ciascun significato sulla confidenza del modello relativamente a una determinata recensione
4. il quinto (e sesto) layer, [`tensorflow.keras.layers.Dense`], sono strati di neuroni interconnessi in grado di apprendere semplici collegamenti tra significati e sentimenti
L'altro tipo di modello realizzato è invece un modello di categorizzazione, ovvero un modello che dà in output cinque diversi valori a virgola mobile, ciascuno rappresentante la confidenza che la data recensione appartenga a ciascuna delle date categorie:
```python
class TensorflowCategorySentimentAnalyzer(TensorflowSentimentAnalyzer):
Questa volta, si utilizza l'encoding *one-hot* per gli input del modello in modo da creare una separazione netta tra le cinque possibili categorie in cui una recensione potrebbe cadere (1*, 2*, 3*, 4*, 5*).
Esso consiste nel creare un tensore di cinque elementi, ciascuno rappresentante una categoria, e di impostarlo a 1.0 se la recensione appartiene a una categoria o a 0.0 se essa non vi appartiene.
Infine, si costruisce un modello molto simile al precedente, ma con 5 neuroni in output, il cui valore viene normalizzato attraverso la funzione *softmax*:
Il tester è stato eseguito alcune volte con diverse configurazioni di parametri per verificarne il corretto funzionamento e determinare empiricamente gli iperparametri migliori da utilizzare durante la run vera e propria.
Si riportano i parametri regolati assieme ai valori a cui essi sono stati impostati.
### `TRAINING_SET_SIZE`
> Il numero di recensioni di ogni categoria da recuperare per formare il training set.
L'approccio all'addestramento utilizzato da [`nltk.sentiment.SentimentAnalyzer`] si è rivelato problematico, in quanto non in grado di scalare per dimensioni molto grandi di training set: i suoi metodi non sembrano gestire correttamente gli iteratori, meccanismo attraverso il quale Python può realizzare lazy-loading di dati.
Inoltre, si è notato che il problema di [esplosione del gradiente](#esplosione-del-gradiente) si verifica tanto più di frequente quanto è grande il training set.
Per questi due motivi si è deciso di limitare la dimensione del training set a `4_000` documenti per categoria.
### `VALIDATION_SET_SIZE`
> Il numero di recensioni di ogni categoria da recuperare per formare il validation set.
Si è scelto di creare un validation set della dimensione di un decimo del training set, ovvero di `400` documenti per categoria.
### `EVALUATION_SET_SIZE`
> Il numero di recensioni di ogni categoria da recuperare per formare il test set.
Durante la sperimentazione manuale, si è notato che i risultati della valutazione del test set giungevano a convergenza dopo l'elaborazione di circa `1_000` documenti, pertanto si è impostato l'iperparametro a quel numero.
### `WORKING_SET_SIZE`
> Il numero di recensioni del database da considerare.
>
> Si suggerisce di impostarlo a un numero basso per evitare rallentamenti nell'esecuzione delle query.
Si è determinato che `5_000_000` fosse un buon numero che permettesse di avere ottima casualità nel dataset senza comportare tempi di campionamento troppo lunghi.
### `TENSORFLOW_EMBEDDING_SIZE`
> La dimensione del tensore degli embeddings da usare nei modelli Tensorflow.
Si sono testati vari valori per questo iperparametro, e non sono state notate differenze significative nei risultati ottenuti; perciò, l'iperparametro è stato impostato a un valore di `12`, leggermente superiore a quello minimo di `8` suggerito dalla documentazione di Tensorflow.
### `TENSORFLOW_MAX_FEATURES`
> Il numero massimo di features da usare nei modelli Tensorflow.
Come per il parametro precedente, non si sono notate particolari differenze, quindi si è scelto di rimanere sul sicuro permettendo fino a `300_000` token diversi di essere appresi.
### `TENSORFLOW_EPOCHS`
> Il numero di epoche per cui addestrare i modelli Tensorflow.
Si è notato che qualsiasi addestramento successivo alla terza epoca risultava in un aumento nella loss dei modelli, probabilmente dovuta all'occorrenza di overfitting in essi.
Per prevenire il fenomeno si è allora deciso di impostare il numero massimo di epoche a `3`.