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appunti-steffo/3 - Statistica ed elementi di probabilità/1 - Appunti/2 - Fenomeni aleatori.md

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Fenomeni aleatori

Un fenomeno aleatorio è un qualcosa che ha una certa possibilità di avvenire, e se l'evento viene ripetuto all'infinito, avverrà sempre almeno una volta.

Chiamiamo un fenome aleatorio con la terna (\omega, \corsivo{f}, \mathbb{P}).

\omega ("omegone", alfabeto)

\omega rappresenta l'insieme non vuoto dei possibili risultati dell'evento.

In un lancio di dado a 6 facce, \omega = {1, 2, 3, 4, 5, 6}.

I risultati sono anche detti esiti sperimentali.

Esercizio 1

Lanciando un dado, a quale parte di \omega corrispondono gli eventi:

  • ...il numero ottenuto è primo: A = {2, 3, 5}
  • ...il numero ottenuto è divisibile per due: B = {2, 4, 6}
  • ...il numero ottenuto è dispari: C = {1, 3, 5}
  • ...il numero ottenuto è divisibile per tre: D = {3, 6}

Abbiamo creato dei sottoinsiemi di \omega: \omega \contains A, B, C, D

Negazione

Possiamo anche negare un sottoinsieme di eventi, aggiungendo ¬ prima del nome del sottoinsieme:

  • ...il numero ottenuto non è primo: ¬A = {1, 4, 6}
  • ...il numero ottenuto non è divisibile per due: ¬B = {1, 3, 5}
  • ...il numero ottenuto non è dispari: ¬C = B = {2, 4, 6}

Due negazioni di sottoinsieme si annullano: ¬¬\omeghino = \omeghino

La definizione matematica è:

¬A = {\omeghino \in \omega | \omeghino \not \in A}

Intersezioni

Possiamo intersecare due sottoinsiemi per ottenere gli eventi che soddisfano entrambe le condizioni:

  • ...il numero ottenuto è primo e divisibile per due: A \cap B = {2}
  • ...il numero ottenuto è divisibile per due e per tre: B \cap D = {6}
  • ...il numero ottenuto è divisibile per due e dispari: B \cap C = {}

Due sottoinsiemi la cui intersezione è nulla sono mutualmente esclusivi.

La definizione matematica è:

A \cup B = {\omeghino \in \omega | \omeghino \in A\ and\ \omeghino \in B}

Unioni

Possiamo unire due sottoinsiemi per ottenere gli eventi che soddisfano una delle due condizioni:

  • ...il numero ottenuto è primo o divisibile per due: A \cup B = {2, 3, 4, 5, 6}
  • ...il numero ottenuto è divisibile per due o è dispari: C \cup D = \omega

La definizione matematica è:

A \cap B = {\omeghino \in \omega | \omeghino \in A\ or\ \omeghino \in B}

Differenza

Possiamo effettuare la differenza tra due sottoinsiemi, ma non ci è molto utile, in quanto si può comporre con intersezioni e negazioni: A \ D = A \cap ¬D = {2, 5}

\corsivo{f} (sigma-algebra, famiglia degli eventi)

\corsivo{f} è detta la sigma-algebra, ed è l'insieme di tutti i risultati di operazioni effettuabili tra gli eventi: sono presenti in questo insieme l'insieme vuoto, l'insieme pieno e gli insiemi dati da qualsiasi combinazione di negazione, unione e intersezione di due sottoinsiemi.

E' quello che in algebra lineare abbiamo chiamato uno spazio chiuso rispetto alle operazioni di negazione, intersezione e unione.

E' lo spazio generato dall'alfabeto \omega.

In un lancio di moneta:

  • `\omega = {"testa", "croce"}
  • `\corsivo{f} = {\empty, {"testa"}, {"croce"}, \omega}

Tutti i sottoinsiemi dati da operazioni su insiemi \in \corsivo{f} sono a loro volta \in \corsivo{f}.

Possiamo generare ulteriori sigma-algebre da elementi di \corsivo{f}:

\sigmino (B) è la sigma-algebra generata da B, ovvero la più piccola f contenente B, ovvero {\empty, B}.

\mathbb{P} (Probabilità)

\mathbb{P} = \corsivo{f} → \mathbb{R}+